Chi sono e cosa posso fare per te
Drrriiin Drrriiin… Drrriiin Drrriiin…
“Pronto, Papà? Posso richiamarti dopo che sto lavorando?”
“Diego la mamma ha avuto un brutto incidente! Mi hanno appena chiamato dal 118. Sto andando in ospedale, ci vediamo lì. Vieni subito”
“Cosa diavolo stai dicendo? Che incidente? Come st…”
TU-TU-TU-TU…
“Pronto? Papà…?”
Ci sono due cose che ho imparato quel giorno.
La prima: come non dare una notizia del genere a qualcuno.
La seconda: quanto è importante aver progettato la propria sicurezza economica.
Ma facciamo un passo indietro.
Mi chiamo Diego Saretta e sono un consulente assicurativo di Futuro Senza Sorprese, il progetto per la tua sicurezza economica certificato da “Il Salvagente”, la rivista leader in Italia nella protezione contro le truffe ai consumatori.

Sono entrato nel mondo assicurativo a 24 anni e prima di allora, come riscontro nella maggior parte delle persone con cui mi capita di parlare, l’unica cosa che sapevo sulle assicurazioni è che me ne serviva una per poter mettere in moto la macchina.
In Italia esiste una diffusa non-cultura che riguarda l’importanza di essere assicurati.
Nella stragrande maggioranza dei casi, il cittadino medio pensa all’assicurazione come all’ennesima tassa che deve pagare allo Stato o alla sua compagnia per poter usufruire di un servizio del quale probabilmente non avrà mai bisogno.
Quindi è logico pensare che visto che questa “tassa” deve essere pagata, tanto vale cercare di pagarla il meno possibile.
Non è un ragionamento totalmente insensato, dopotutto…
Il problema è che se ti hanno insegnato a pensare alle assicurazioni come ad una lobby che fa di tutto per spremerti i tuoi sudati risparmi, probabilmente hanno gettato le basi per un più che plausibile disastro economico finanziario nel tuo prossimo futuro.
Non voglio fare l’uccello del malaugurio, ma sento comunque l’onere di metterti in guardia.
Il minimo che posso fare è darti tutte le informazioni di cui hai bisogno per comprendere i rischi a cui sei esposto e prendere i giusti provvedimenti.


Questo sono io con il libro “Futuro Senza Soprese” – il progetto per la tua sicurezza economica
Parlare con chi vende assicurazioni ti potrebbe sembrare come parlare con un impresario delle pompe funebri. C’è sempre da fare gli scongiuri quando devi incontrarlo.
A sentirli parlare quando cercano di venderti una polizza, sembra che da qui ad un anno la tua casa andrà a fuoco, investirai una vecchietta per strada, ti romperai un braccio scendendo le scale con le buste della spesa, distruggerai la tua macchina contro un muretto a secco e il tuo gatto verrà investito dal vicino in retromarcia.
Ci credo che, con queste premesse, ad uno passa anche la voglia di parlare coi soliti assicuratori…
Ma una copertura assicurativa completa è la prima cosa che consiglierei di fare alle persone che voglio bene, così come ho fatto con mio padre e mia madre che, purtroppo, fanno parte di questa storia.
Facevo l’assicuratore da meno di tre mesi.
Dopo il periodo di formazione iniziale ero sceso in campo pronto a conquistare il mondo.
Quando fai un lavoro a provvigione come quello dell’assicuratore, è ovvio cominciare a costruirsi il proprio portafoglio clienti partendo da amici e parenti.
Le prime persone a cui ho parlato dell’importanza di proteggere la propria persona e il proprio patrimonio erano stati i miei genitori.
Una sera sono andato a trovarli a cena e, tra un piatto di coniglio arrosto e una fetta di torta alla zucca, ero partito con il mio bel discorso su quanto era importante per mia mamma, che lavora in un banco al mercato ortofrutticolo, e mio papà, che lavorava come operaio, avere almeno una polizza infortuni.
Mi sono veramente impegnato con tutte le mie forze a cercare di fargli capire quanto stavano rischiando ogni giorno.
Meno di 10 giorni dopo quella cena, mia mamma è stata investita in bicicletta mentre andava al lavoro.
Era ottobre, pioveva, e le foglie cadute rendevano scivoloso l’asfalto.
Attraversa un incrocio, la macchina che arriva dall’altro lato la vede troppo tardi, frena ma non abbastanza in tempo per evitarla e la prende in pieno.
La bicicletta è a pezzi.
Il ginocchio di mia mamma anche.
Poteva andare peggio, ovviamente.
Ma per chi deve stare tutto il giorno in piedi dalle 4 di mattina a sollevare casse di frutta e verdura e servire al banco, non poter stare in piedi per almeno sei mesi era una condanna.
Voleva dire tenere l’attività a mezzo servizio per mesi e trovarsi con una sensibile riduzione del proprio reddito.
Voleva dire anche dover far fronte a tutte le spese mediche e di riabilitazione.
Dieci giorni prima le avevo spiegato l’importanza di proteggersi … ma quella volta aveva rimandato la decisione.
L’incidente le ha fatto conseguire 10 punti di invalidità al ginocchio, in totale è dovuta starsene ingessata per tre mesi più altri tre col tutore prima di tornare a camminare.
Se si fosse assicurata avremmo calcolato la mancanza di reddito da incidenti come questi e avrebbe affrontato la guarigione in modo totalmente diverso rispetto a quanto accaduto.
Ma la sfortuna non aveva ancora finito di presentare il suo conto.
Dieci mesi più tardi mio papà era in ospedale per accompagnare la nonna ad una visita di controllo.
L’azienda per cui lavorava da anni stava per chiudere per fallimento, per questo, in attesa della chiusura definitiva lo facevano lavorare part-time.
Ad un tratto, mentre era in sala d’aspetto, sente una stretta al petto e il braccio sinistro comincia a informicolarsi.
Se proprio devi avere un infarto penso che il posto migliore sia decisamente dentro al Pronto Soccorso di un ospedale.
In meno di 5 minuti era già in sala operatoria e dopo una settimana era tornato a casa.
Quel giorno avrei potuto perdere mio padre, ma è stato fortunato.
Si è trovato nel posto giusto nel momento sbagliato.
Per i primi due mesi, però, è stato costretto ad andare quattro volte a settimana al centro di riabilitazione per visite, controlli ed esercizi.
L’azienda per cui lavorava aveva chiuso proprio in quei giorni. In quelle condizioni, non aveva le forze per andare a cercare un nuovo lavoro, né tantomeno per svolgerlo.
Sono stati mesi impegnativi in cui, con un’invalidità al 50% data dall’infarto, mio papà non aveva un lavoro, gli aiuti statali tardavano ad arrivare ed era impossibilitato a trovarsene uno.
Così come mia mamma, aveva sottoscritto una polizza vita mista con la banca, pensando che potesse servirgli nel momento del bisogno.
Ma quella polizza gli aveva garantito la bellezza di zero euro di indennizzo. Nemmeno un centesimo, capisci?
Un discorso di protezione/prevenzione parte sempre dalla base, ovvero proteggere sé stessi.
Se gli fosse stata progettata la propria sicurezza economica invece della classica polizza con durata pluriennale e garanzie non ponderate, avrebbe preso dai 30 ai 40mila euro.
Cifra che di certo gli avrebbe fatto comodo per superare quei momenti difficili.
Questi due eventi mi hanno fatto capire una cosa importante:
Parte dei problemi capitati a mia mamma e a mio papà erano colpa mia!
Mi sentivo responsabile della loro situazione.
Avevo imparato nel peggiore dei modi una lezione che da quel giorno guida il mio lavoro di assicuratore.
Assicurare un oggetto come la tua auto è un conto, ma proteggere una persona, la sua famiglia e il suo patrimonio quando ci sono quegli imprevisti che ti possono mettere in ginocchio… è tutt’altra cosa.
Quel senso di responsabilità e quel desiderio di contribuire alla protezione delle persone, lo provo ogni giorno nei confronti dei miei clienti.
Fare l’assicuratore NON è una gara a chi vende più polizze.
Per me vuol dire proteggere le persone da ogni tipo di incidente, imprevisto o evento che potrebbero rovinare, a volte purtroppo irrimediabilmente, il loro futuro.
Vuol dire progettare la sicurezza economica dei propri clienti.
A differenza di tutti i consulenti generalisti, infatti, ho deciso di NON concentrarmi sulla vendita aggressiva di prodotti e di polizze.
Ho scelto di operare soltanto con il sistema…
Futuro Senza Sorprese:
prima le informazioni, dopo le soluzioni
Il mio obiettivo NON è quello di farti tornare a casa ripieno di polizze di cui non hai realmente bisogno.
È quello di esporti e quantificare i tuoi reali problemi per permetterti, se lo vorrai, di decidere consapevolmente cosa fare.
Il mio obiettivo NON è quello di farti tornare a casa ripieno di polizze di cui non hai realmente bisogno. È quello di esporti e quantificare i tuoi reali problemi per permetterti, se lo vorrai, di decidere consapevolmente cosa fare.
Ma qual è l’enorme problema che posso aiutarti a risolvere?
Si tratta di un problema che per un imprenditore come te rischia di risultare ancora più fatale.
Sto parlando dell’enorme rischio di rimanere SENZA SOLDI.
Per renderti tutto più chiaro, ho creato la mappa che vedi sotto:
Ecco qual è il mio vero lavoro: aiutarti a non rimanere mai senza soldi nel lungo ciclo della vita!
Ma andiamo nel dettaglio e vediamo quali sono le cause che potrebbero farti rimanere senza soldi:
1) La prima causa è quella di ritrovarsi con “meno entrate”.
Sono le entrate che devi proteggere per prime perché dipendono dalla tua capacità di lavorare e di portare denaro all’interno del tuo nucleo famigliare. Insomma, sono i soldi che ti consentono di pagare il mutuo o l’affitto, di fare la spesa, di crescere i tuoi figli, di divertirti e di accantonare risparmi per il futuro.
Hai mai quantificato quanto sei esposto per questo problema?
2) La seconda causa è quella della “perdita dei beni”.
Dopo aver protetto le entrate è necessario PROTEGGERE IL TUO PATRIMONIO, ovvero l’insieme di tutti i tuoi beni, immobili e non.
Ad oggi sai cosa può portarti via tutto? Sai a quali e quante responsabilità potrai andare incontro?
3) La terza causa è la “perdita del tuo risparmio”
Solo dopo aver protetto le entrate e i tuoi beni, puoi costruire il RISPARMIO per le tue esigenze future, strutturandolo secondo questo schema:
- Un conto corrente su una banca solida per gestire le spese di tutti i giorni
- Una cassa delle lievi esigenze per gestire i piccoli/medi imprevisti con la possibilità di avere il capitale a disposizione in tempi brevi.
- Una cassa per proteggersi dalle grandi esigenze
E solo al termine di questo processo, puoi pensare agli INVESTIMENTI in tutta tranquillità.
4) Infine, la quarta e ultima causa è il “blocco dell’eredità”.
Una volta affrontati e risolti i primi 3 problemi, potrai concentrarti su come trasferire tutti i tuoi averi a chi rimarrà dopo di te, pianificando la SUCCESSIONE.
Una causa civile su quattro riguarda liti ereditarie. Vuoi decidere tu a chi andranno i tuoi averi o vuoi far decidere allo Stato con leggi del 1940?

Purtroppo, però, banche, assicurazioni, poste e internet NON si sono mai preoccupati di metterti in sicurezza seguendo questo schema. Anzi, sono abbastanza sicuro che tu non ne abbia mai sentito parlare.
E non è certo colpa tua!
Ti svelo un segreto: devi sapere che gli assicuratori sono tenuti PER LEGGE a venderti soltanto prodotti adeguati alla tua specifica situazione. E possono andare incontro a problemi non da poco, se infrangono queste direttive.
Per questo motivo è necessario un sistema che aiuti le persone a non rimanere MAI senza soldi.
Futuro Senza Sorprese ti permette proprio di valutare, quantificare e trasferire nel modo corretto tutti i rischi che pesano sulla tua testa e su quella della tua famiglia. E puoi farlo anche tenendo conto di ogni variazione del tuo stile di vita nel tempo.
Certo, non puoi prevedere ogni imprevisto che dovrai incontrare. Quello che puoi fare però, è proteggerti dai terribili effetti che questi imprevisti hanno sulla tua vita – e su quella delle persone a cui vuoi bene.
Ecco perché ho deciso di offrirti una consulenza in cui analizzerò tutti i rischi che potrebbero farti rimanere senza soldi e minacciare così il tuo stile di vita.
È completamente gratuita e non prevede alcun obbligo di acquisto di polizze da parte tua. Il mio obiettivo è quello di renderti consapevole dei rischi che corri ogni giorno – e permetterti così di scegliere consapevolmente la soluzione migliore per proteggerti.
Se vuoi metterti al riparo da problemi e imprevisti che potrebbero farti rimanere senza soldi – e salvaguardare così il tuo benessere e quello della tua famiglia – ti basta cliccare il pulsante qui sotto e compilare il form con i tuoi dati.
Ti ricontatterò personalmente entro 24h ore per rispondere ad eventuali domande e fissare l’orario della tua analisi personale del rischio.
Un saluto,
Diego Saretta