Immagina di andare al ristorante.
Apri il menù e scopri che fanno il baccalà.
Il baccalà è il tuo piatto preferito. Ma lo sai bene: quando non è freschissimo, fa schifo.
Ecco che allora chiedi qualche informazione al cameriere (nonché proprietario del ristorante). E questo, come se nulla fosse, esordisce così:
«Guardi… se devo essere sincero… il nostro baccalà fa schifo. Mi stupisco che nessuno mi abbia mai denunciato. Lo compro che ormai non è più fresco, così da spendere meno. Tanto con tutte le spezie che ci ficchiamo dentro, riusciamo a coprire il sapore di marcio.»
Paradossale, vero?
Nessun ristoratore parlerebbe mai così di un proprio piatto.
E come non lo farebbe mai lui, neanche un assicuratore ammetterebbe mai di offrire un servizio scadente.
Perché significherebbe dichiarare di averti venduto polizze che fanno acqua da tutte le parti. E che quindi ogni giorno rischi di finire in mezzo a una strada.
Chiedere al tuo assicuratore se sei assicurato bene è come chiedere all’oste se il vino è buono
Che un venditore sia onesto o in malafede, non ti dirà mai che il proprio prodotto o servizio non è buono.
Un conto è se compri un paio di calzini da 9.90€…
Fanno schifo e li devi buttar via? Pazienza. Hai solo sprecato 10€.
… ma se si parla di polizze assicurative, la questione cambia.
L’assicurazione per un imprenditore è come l’armatura per un soldato quando si trovava sotto una pioggia di frecce.
Se è costruita su misura per lui, probabilmente ringrazierà il giorno in cui ha scelto di proteggersi.
Ma quando è difettosa, è un problema.
Perché le conseguenze di un’assicurazione sbagliata le scopri quando succede un imprevisto. Solo che a quel punto è troppo tardi per porre rimedio.
Non lo dico per fare terrorismo psicologico.
Se sono così crudo e diretto è solo perché desidero fare luce su problemi che ogni giorno rovinano la vita a decine di imprenditori italiani.
Magari un tuo dipendente si fa male in azienda e devi risarcirlo per svariate centinaia di migliaia di euro.
Oppure scoppia un incendio, le fiamme devastano il tuo magazzino e pure la fabbrica accanto. E dall’oggi al domani, ti ritrovi senza azienda e con un debito che ti ci vorrebbero 7 vite per saldare.
Capisci bene che quando questa è la posta in gioco, devi essere certo di vincere la scommessa – che tradotto, significa che in quanto imprenditore devi proteggere la tua azienda nel modo corretto.
Il che ci riporta al problema iniziale: nessun assicuratore ti direbbe mai di averti venduto una polizza difettosa.
L’unico modo che hai per valutare la qualità del lavoro di un assicuratore è basarti su fatti concreti. Devi comprendere quali sono le truffe e gli errori che vengono commessi più di frequente.
Ecco perché ho scritto questo articolo.
Voglio rivelarti gli sbagli più comuni, quelle dimenticanze che molti assicuratori commettono e che possono costarti caro.
Il mio obiettivo è quello di consegnarti una mappa semplice e concreta, che ti permetterà di capire se sei caduto in qualche fregatura assicurativa.
Scopri come proteggerti dagli errori più comuni degli assicuratori incompetenti
Per scoprire se un assicuratore è davvero in grado di proteggere la tua attività, esistono alcune “domande-guida” che dovresti farti.
Per rivelartele, ho deciso di dividerle in 3 “fasi”.
1) Il pre-appuntamento;
Ci sono varie cose che dovrebbero farti accendere la spia d’emergenza quando hai a che fare con un assicuratore.
In primis, se per il vostro primo incontro ti chiede una copia delle tue polizze attuali, dovresti stare molto attento.
Probabilmente le userà come riferimento per ridurre il prezzo e convincerti ad affidarti a lui. O comunque si farà influenzare dal lavoro fatto in precedenza.
Un buon assicuratore NON ha bisogno di sapere quali polizze possiedi in vista del vostro primo incontro.
In caso, gli serviranno dopo o durante, così potrà evidenziare i pericoli che al momento non sono coperti.
La prima analisi non dev’essere fatta sulle tue polizze, ma sui rischi che la tua azienda sta correndo – solo DOPO questa analisi posso controllare le tue assicurazioni e dirti se e come vanno modificate per proteggerti a 360°.
2) L’appuntamento;
Nel punto precedente ti ho accennato che un buon assicuratore non si concentra sul prezzo delle varie polizze.
Certo, a tutti fa piacere spendere meno, ma dimmi: risparmieresti mai 100€ l’anno per correre il rischio di pagare 500 mila euro in caso di imprevisto?
Se ci tieni alla tua attività, sono piuttosto sicuro che la risposta sia no.
Purtroppo però, molti venditori di assicurazioni puntano proprio su quei “100€” per convincerti ad affidarti a loro.
Al contrario, un buon assicuratore prima di focalizzarsi sul prezzo delle polizze, analizza i rischi a cui la tua azienda è esposta.
Del resto, anche la legge evidenzia come dovrebbe comportarsi ogni agente assicurativo:
Durante il primo incontro, un buon assicuratore compie un’analisi approfondita della tua situazione e di quali pericoli stai correndo.
Ora, come capire se davanti hai un agente assicurativo esperto oppure un assicuratore incompetente?
Ecco qualche domanda guida che dovresti SEMPRE porti:
- L’ultima volta che hai fatto un appuntamento con un assicuratore, ha analizzato i rischi effettivi a cui sei esposto o avete parlato solo di prezzo e polizze?
- Le responsabilità sono state coperte con “massimali” adeguati?
Massimali da 500.000€ o 1 milione di euro non dovrebbero esistere. Magari per risparmiare 10 euro all’anno ti ritrovi a non coprire un danno da 5 milioni – che quindi devi pagare di tasca tua.
- Se hai chiesto un mutuo, un finanziamento o un leasing in banca, sei stato assicurato per il suo valore o per quello di ricostruzione del bene?
In caso di crollo, incendio, danni importanti da eventi atmosferici, e così via… se non è assicurato il valore della ricostruzione, potresti ritrovarti senza casa o senza azienda.
- La tua attività è descritta in modo completo all’interno della polizza?
Non sai quante volte mi è capitato di scoprire polizze che per “descrizioni errate” erano del tutto inutili.
Se per esempio hai un mobilificio, ma oltre alla vendita esegui anche l’installazione, questa deve essere riportata all’interno della polizza. Altrimenti l’assicurazione è solo carta straccia.
- È stato considerato il “mancato fatturato” di un possibile imprevisto?
Immagina che un incendio in azienda blocchi il 30% dell’area produttiva.
Se non eri assicurato per il mancato guadagno, l’assicurazione paga SOLO il danno diretto (l’incendio). Ma il danno indiretto (i soldi che avresti guadagnato dall’erogazione del tuo servizio) ricade totalmente su di te.
- È stato calcolato l’importo di pensione maturato oggi in caso di invalidità o premorienza? E il capitale futuro mancante?
Un buon assicuratore fra le prime cose dovrebbe mostrarti nero su bianco quanti soldi riceveresti dallo stato in caso di gravi incidenti, e quanti invece dovresti riceverne per garantirti lo stile di vita che desideri.
- Sei stato assicurato solo per gli infortuni, o anche per malattie gravi?
Troppo spesso, le polizze non includono malattie importanti come tumori, infarti o ictus.
Il problema è che magari hai una polizza infortuni completa (che include quindi le varie “diarie”, come quella da ricovero, da gessatura, e così via)…
… ma se hai la sfortuna di contratte una grave patologia che ti impedisce di lavorare, sei fregato. Perché secondo i dati ISTAT, la media delle pensioni di invalidità in Italia è di 173€ al mese.
Ora dimmi: riusciresti a sopravvivere con 173€ al mese?
Queste sono solo alcune delle domande da porti dopo il primo incontro con un assicuratore.
In generale, il “pensiero-guida” che dovresti sempre avere a mente è “l’assicuratore che ho davanti, vuole solo vendermi una polizza… oppure si sta impegnando davvero per proteggere me e la mia attività?”.
3) Il post-appuntamento;
Quando senti il tuo assicuratore, è solo perché ti notifica le polizze da pagare, oppure esegue nuovamente un’indagine sui rischi a cui potresti essere esposto?
Una polizza che oggi ti protegge, non è detto che domani sia ancora efficace.
Generalmente sono 2 le cause che rendono nulla una polizza:
- Il cambio di una legge;
Esempio: il 26 Marzo del 2016 è entrata in vigore la legge “sull’Omicidio stradale e le lesioni gravi”.
Prima era piuttosto difficile incorrere in un processo penale.
Ora ti basta che qualcuno si distragga un attimo e ti venga contro, che rischi di dover sborsare anche 50 mila euro.
Una polizza vecchia, ad oggi può essere inutile o avere un massimale insufficiente.
La prossima “legge bomba” che rischia di demolire la tua attività è quella sulla “crisi d’impresa”. Il tuo assicuratore ti ha informato?
- Cambia la tua situazione aziendale.
Ristrutturi un locale o un capannone… acquisti un nuovo macchinario o un gestionale che contiene dati sensibili… entra un nuovo socio in azienda… collabori con un nuovo professionista e aggiungi delle attività… acquisisci un nuovo cliente dall’estero… e così via.
Questi sono tutti esempi di cambiamenti in azienda che potrebbero annullare la tua protezione assicurativa da un momento all’altro.
Ecco perché un assicuratore competente non ti manda solo gli avvisi di scadenza dei pagamenti, ma si assicura che tu sia costantemente protetto da imprevisti e pericoli che potrebbero lasciarti senza soldi.
Personalmente, aggiorno chi si è assicurato con me di ogni cambiamento di legge che lo riguarda. E ogni anno analizzo se eventuali modifiche aziendali o famigliari potrebbero condizionare le sue polizze.
Solo così posso essere certo che quando succede un problema paga tutto l’assicurazione.
Il mio compito non è vendere polizze. È garantire l’assenza di imprevisti agli imprenditori che si affidano a me.
Fare l’assicuratore NON è una gara a chi vende più polizze
Purtroppo però, sembra che siamo davvero in pochi a pensarla in questa maniera.
Non ce l’ho con tutti gli assicuratori eh. Ne conosco letteralmente a centinaia e ho il piacere di collaborare con molti di loro.
Tuttavia, troppo spesso conosco imprenditori che si erano rivolti a un assicuratore “incompetente”. A qualcuno che li aveva assicurati male, causando danni anche da svariati milioni di euro.
In realtà non è neanche colpa degli assicuratori. Molti di sono solo dei ragazzini che ricevono formazione direttamente dalla propria compagnia. Formazione che di solito verte solo ed esclusivamente sul come vendere di più.
Molti assicuratori studiano “come venderti più polizze”, ma NON “come proteggerti” in modo più efficace.
Magari non lo fanno neanche apposta. Ma se ti vendono una polizza sbagliata e al primo imprevisto l’assicurazione non paga, sei tu a rimetterci.
Sei tu che da un giorno all’altro ti ritrovi senza un’azienda oppure con un debito così grosso che arriverà a ricadere pure sui tuoi figli.
… e il tutto, per colpa di una “mentalità sbagliata” da parte delle compagnie assicurative. Un modo di lavorare che le spinge ad aumentare le vendite invece che diminuire gli imprevisti.
È proprio per questo motivo che personalmente ho scelto di operare solo col sistema…
Il mio obiettivo NON è quello di farti tornare a casa ripieno di polizze che non ti servono.
Piuttosto, quello che voglio fare, è garantire a te e alla tua azienda di prosperare a lungo e SENZA imprevisti.
Se anche tu vuoi capire come, il primo passo è farci una chiacchierata al telefono dove potrai farmi tutte le domande e richieste che vuoi.
Questa chiacchierata sarà gratuita e senza alcun tipo di impegno da parte tua.
Dopo non dovrai acquistare alcuna polizza. Semplicemente, sarai consapevole dei rischi che ogni giorno minacciano la tua attività – e quindi, disporrai di tutte le carte per proteggerla e permetterle di continuare a generarti denaro.
Per scoprire come proteggere la tua azienda dai rischi a cui è esposta – ed evitare che un giorno questi possano obbligarti a chiuderla – clicca qui e compila il form per essere ricontattato!
Alla sicurezza della tua attività,
Diego Saretta